domenica 24 febbraio 2008

interstizio

1 piccolo spazio tra due corpi o tra due parti di uno stesso corpo
2 biol., tessuto interposto tra gli elementi strutturali specifici di un organo
3a intervallo di tempo
3b eccl., intervallo di preparazione che intercorre tra la nomina di un ecclesiastico a un ordine superiore e la sua effettiva entrata in carica
4 astron., solstizio
5 indugio, esitazione

ovvero quasi villa pamphili
sleep deprivation
cucitura della scena di mici

martedì 19 febbraio 2008

corpo estraneo numero zero


ovvero prove tecniche di trasmissione infettiva.
la fase del contatto.


D’un tratto annuncerà la sua venuta. Aspetteremo insieme che il velo sopra le nostre teste si sarà arricciato. Le nuvole grigie si addenseranno e si faranno simili a un’ imprecazione. Non ci saranno più, i vecchi baci ubriachi, né quelli immaginati, le mani fra le gambe, le mani sopra gli occhi, e non ci saranno più quelli taciuti, le mani sulle bocca, i baci rimandati e poi non ricevuti. Li guarderemo, loro, da lontano, ognuno con la sua buona morale tirata su misura, ognuno con il suo cristianesimo ritoccato a pennello, e brinderemo a noi, invece. Che gli uomini si dividono in due categorie, chi beve per dimenticare e chi per ricordare, ma stavolta no, stavolta quando sarà ricordo, non dovrà essere rimosso, né dovrà essere evocato, ma renderemo le tue labbra più prossime a una profezia. Così finalmente un santo minore bestemmierà la pioggia aspettata, che sarà fertile come ogni volta, però anche lei sempre nuova. E nessuna parte di te, nessuna parte di me potrà dovrà essere lavata via. Niente procurerà noie e secrezioni, non ci saranno risposte immunitarie. Nessuna precisione chirurgica o accuratezza con cui asportare. Permeabili solo a noi stessi. Ti prenderò da parte, guarderemo in alto e schianterai il bicchiere. Ti racconterò di come il cielo, con le sue pareti scalcinate, è di chi ha infranto la norma. Di come il cielo, che non è fatto di scarti, appartiene ai violenti e allo stesso tempo ai vulnerabili.